Visitare il Salento attraverso la lentezza di un percorso di trekking da Lecce a Leuca può offrire prospettive estremamente suggestive per una vacanza unica.
Il Cammino del Salento conduce fino a Leuca, dopo 135 km immersi in un contesto naturale di enorme bellezza. Inizia a Porta Napoli, nel centro storico di Lecce, dove viene apposto il primo timbro sul Passaporto del Pellegrino.
Gli appassionati di trekking che amano il Salento e i suoi paesaggi dovrebbero armarsi di zaino e scarpe e raggiungere questa terra alla scoperta di un cammino davvero interessante.
Ma quali sono le tappe intermedie e come si snoda il Cammino del Salento? Scopriamolo insieme!
Prima Tappa: da Lecce a Sternatia, 22 km
Porta Napoli è l’arco trionfale che segna l’ingresso nel centro storico di Lecce, all’interno del quale figurano edifici di grande rilevanza storica e artistica come la Chiesa di Santa Chiara e l’anfiteatro romano.
Partendo alla volta di Sternatia, il sentiero attraversa prima la “Foresta Urbana”, piccola area boschiva situata nel cuore della città, quindi San Cesario di Lecce, con il Palazzo Ducale e le sue distillerie.
La prima tappa termina in quel di Sternatia, paese situato al centro dell’area greco-salentina. La sua particolarità è il griko, antico idioma ellenico ancora parlato dagli abitanti di quest’area.
Seconda Tappa: da Sternatia a Corigliano d’Otranto, 20 km
Da Sternatia si giunge a Soleto, nota soprattutto per la presenza della Chiesa di Santo Stefano, esempio d’integrazione tra il Salento e il vicino Oriente, e per la guglia di Raimondello Orsini, considerata monumento nazionale fin dal 1875.
Poco prima del termine della tappa si passa per Galatina, presso cui visitare la splendida Basilica. Il percorso conduce, poi, a Corigliano d’Otranto, dove spiccano il Castello, Palazzo Comi e l’arco Lucchetti.
Terza Tappa: da Corigliano d’Otranto a Otranto, 26,5 km
Attraversando campi di grano e uliveti si giunge a Melpignano, che ammalia il visitatore con il Palazzo Marchesale e Piazza San Giorgio, nota per i suoi portici.
Pittoresche stradine di campagna conducono fino a Cursi e alle sue cave, dalle quali viene estratta la celebre pietra leccese. A Cursi è possibile visitare uno dei più suggestivi frantoi ipogei di tutto il Salento, indossando per l’occasione un paio di occhiali VR. Proseguendo su per una modesta altura, si giunge sul sagrato del Santuario di Montevergine, dal quale osservare uno splendido panorama che abbraccia ettari di uliveti nonché la linea di costa su cui affaccia Otranto.
Da qui, si giunge prima a Giurdignano, nota per il suo giardino megalitico, e poi a Otranto, borgo tra i più belli d’Italia.
Quarta Tappa: da Otranto a Santa Cesarea Terme, 22 km
Appena usciti da Otranto, ha ufficialmente inizio il tratto più selvaggio del Cammino. Un magnifico trekking a ridosso della costa, che conduce prima al cospetto della Torre del Serpe, situata su una falesia a picco sul mare, quindi al celebre laghetto formatosi nell’antica cava di bauxite. Questo luogo rapisce con i suoi colori vividi.
Da qui, si giunge al Faro Palascìa (situato sul punto più orientale d’Italia) e a Porto Badisco, celebre per la bellezza del mare e per la Grotta dei Cervi, con oltre 3000 pittogrammi neolitici.
Percorrendo ciò che resta del sentiero si giunge a Santa Cesarea Terme, nel cui centro storico spicca Villa Sticchi, con il suo fascino orientale. Prima di ripartire è d’obbligo un tuffo nella spettacolare baia di Porto Miggiano, caratterizzata da acque turchesi e roccia bianca.
Quinta Tappa: da Santa Cesarea Terme a Marina Serra, 23 km
Proseguendo, antichi tratturi conducono verso un’insenatura ricca di sorgenti d’acqua fredda. Siamo a Cala dell’Acquaviva di Marittima, uno scrigno di bellezza protetto da una vegetazione lussureggiante.
Superata la cala, si giunge alle Sette Pajare, quindi a Tricase Porto. Tramite la via litoranea è molto facile arrivare a Marina Serra, celebre per la splendida piscina naturale.
Sesta Tappa: da Marina Serra a Santa Maria di Leuca, 22 km
L’ultima tappa del Cammino del Salento comincia sul Sentiero del Nemico, il quale conduce a Tiggiano e a Marina di Novaglie, nota per le sue grotte accessibili via mare e le suggestive torri costiere.
Il celebre Sentiero delle Cipolliane, sospeso magicamente tra mare e terra, mostra panorami mozzafiato e conduce fino alla celebre insenatura del Ciolo. Da qui, il sentiero si snoda tra falesie e grotte, fino a raggiungere Santa Maria di Leuca con la sua cascata monumentale e il vicino Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, dal quale è possibile godere di un panorama a dir poco incantevole.