Un viaggio in Salento non può non prevedere una tappa nel suo punto più meridionale, a Santa Maria di Leuca. I Romani definirono questo posto “de finibus terrae”, perché effettivamente raggiungendo questo splendido borgo salentino la terraferma lascia il posto al mare aperto.
Il nome del borgo rivela il bagliore accecante di questa terra illuminata dal sole del Salento. “Leukos” significa infatti bianco. Il riferimento religioso è invece legato alla tradizione cristiana secondo la quale San Pietro approdò su questo estremo lembo di terra durante il suo viaggio alla volta di Roma.
Santa Maria di Leuca è piccola, ma conta numerose attrazioni imperdibili. Vediamone almeno 5 da vedere assolutamente.
Il Santuario di Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae
Non possiamo non partire dal Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae, situato su un’altura con vista scenografica sul borgo sottostante e il mare.
La chiesa è stata costruita sui resti di un tempio dedicato a Minerva e di questo antico luogo di culto resta un’ara conservata proprio all’interno, dove peraltro si trovano affreschi realizzati dal Mercaldi e un organo di fine ‘800. È presente, sopra l’altare maggiore, un pregevole dipinto di Jacopo Palma il Giovane che raffigura San Pietro al cospetto del tempio di Minerva.
Il Faro di Leuca
Un altro dei monumenti simbolo di Santa Maria di Leuca è il Faro, situato a due passi dal luminosissimo sagrato del Santuario. Con il suo svettante corpo bianco, domina la costa dal lontano 1873 e il suo fascio di luce illumina la rotta ai naviganti fino a 50 Km di distanza. Dalla cima del Faro di Leuca si possono scorgere persino Corfù e i monti dell’Albania.
La Cascata Monumentale
Una delle cose da vedere assolutamente a Santa Maria di Leuca è la Cascata Monumentale che dal Santuario raggiunge il sottostante porticciolo. È composta da 296 gradini, affiancati da due scalinate che permettono a tutti di godersi questa cascata artificiale costruita per omaggiare la grandiosità dell’Acquedotto Pugliese.
Il Trittico della Trascendenza
Ai piedi della Cascata c’è il Trittico della Trascendenza, un gruppo scultoreo di Mario Calcagnile. È una tappa imperdibile per chi vuole conoscere la leggenda legata alla nascita del borgo. Si narra infatti che i promontori tra i quali è incastonata Santa Maria di Leuca, Punta Meliso e Punta Ristola, non siano altro che i corpi di Melisso e Aristula.
I due giovani innamorati sono stati uccisi dalla tempesta scatenata dalla folle gelosia della sirena Leucasia, punita poi dagli dei divenendo la pietra su cui poi è stata eretta Santa Maria di Leuca.
Le ville ottocentesche di Leuca
Tra le 5 cose da vedere assolutamente ci sono poi le ville che sono sorte come dimore estive a partire dall’800, tutte con accesso alla costa, dove infatti è possibile scorgere ancora le antiche bagnarole che permettevano alle signore di godersi il mare lontano da occhi indiscreti.
Le ville si fanno apprezzare per i loro numerosi stili, dalla neoclassica Villa Fuortes alla neogotica Villa Pia fino a Villa Episcopo dallo stile orientaleggiante.