Il Salento è una delle mete balneari più popolari, ricco di candide spiagge bagnate da un mare cristallino.
Una perla di questa splendida regione è sicuramente Porto Selvaggio, una località del comune di Nardò, tra Gallipoli e Porto Cesareo. Nel 1980 fu istituito il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano.
Il Parco sorgeva inizialmente sui terreni donati al comune dal Barone Angelo Antonio Fumarola, e arriva al giorno d’oggi a coprire una superficie di più di 1.100 ettari.
La Spiaggia di Porto Selvaggio
La spiaggia, composta da ghiaia e ciottoli, è considerata una delle più belle mete d’Italia. È delimitata da due basse scogliere su entrambi i lati, ideali per tuffarsi nello splendido mare. Particolare e suggestiva è una corrente di acqua fredda che entra nella baia e che rimane tale anche durante le più calde giornate estive. L’ingresso alla spiaggia è garantito da un sentiero che si percorre in circa venti minuti attraversando una pineta, piantata negli anni ’50 dal Corpo Forestale dello Stato, composta da maestosi pini d’Aleppo.
Arrivati all’arenile si gode di un’ottima vista su un mare cristallino, poco profondo nei pressi della riva, ma ricco di flora e fauna nei pressi delle scogliere, dove l’acqua diventa più profonda. Non a caso, è una delle mete preferite dagli appassionati di immersioni subacquee e dai più spericolati tuffatori.
Le rocce sono di natura calcarea e favoriscono il fenomeno carsico, ovvero la formazione di piccole grotte sommerse.
La Grotta del Cavallo
La Grotta del Cavallo è un anfratto di natura carsica situato a circa 15 m sul livello del mare, formata dallo scorrimento di corsi d’acqua.
Il nome deriva dal ritrovamento di resti di asinidi al suo interno, ma ben più famosi furono gli scavi archeologici realizzati nella metà degli anni ’60 che hanno portato a ritrovamenti di resti umani risalenti al Paleolitico e che rappresentano tra i più antichi resti di Homo Sapiens mai rinvenuti in Europa.
Le torri costiere
Costruite durante il dominio spagnolo dal Re Carlo V, queste torri facevano parte di un sistema di fortificazione volto a difendere la costa dalle scorribande dei pirati saraceni, che nel 1480 avevano saccheggiato Otranto. Le principali fortificazioni presenti sono la Torre dell’Alto, posta a 51 m s.l.m. nella quale vivevano i “cavallari”, ovvero le guardie di vedetta che avevano il compito di avvisare i paesi vicino dell’arrivo di eventuali minacce; la Torre Oluzzo, parzialmente crollata e la Torre di Santa Caterina, immersa nella pineta.
La Palude del Capitano
Inserita all’interno del Parco di Porto Selvaggio solamente da pochi anni, è considerata un sito di interesse comunitario (SIC). È separata dal mare da una bassa scogliera che si conclude a nord nella spiaggia del Frascone, una delle poche spiagge sabbiose del litorale. La Palude del Capitano si caratterizza per il fenomeno delle “doline di crollo” ovvero delle formazioni carsiche dovute allo sprofondamento del terreno che ha formato dei piccoli specchi di acqua dolce. L’area ospita una ricca e rara fauna selvatica, oltre a bellissime orchidee selvatiche.
Una vacanza nella natura incontaminata del Salento
Una volta arrivati a Porto Selvaggio è possibile parcheggiare comodamente il proprio mezzo nell’unico parcheggio situato a solo 1 km dalla spiaggia al costo di pochi euro. Dopodiché ci si potrà immergere nella splendida e rigogliosa natura incontaminata del luogo.
Dal 2007 Porto Selvaggio è stato inserito nell’elenco dei “100 luoghi da salvare” dal FAI, Fondo Ambiente Italiano. Questo ambiente, infatti, rappresenta una meravigliosa area incontaminata all’interno del patrimonio artistico e naturale italiano.
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