Nel cuore pulsante del Salento, non lontano dalle acque cristalline di Castro e dalle terme di Santa Cesarea, si trova Poggiardo, un borgo che custodisce una ricchezza inestimabile di tesori storici, artistici e naturali.
Le origini di Poggiardo sono avvolte in affascinanti leggende: si narra che il luogo fu scelto da un bue, simbolo di prosperità e resilienza, che si fermò a pascolare proprio dove oggi sorge il paese. A questa scelta si affidarono i superstiti dei tre casali Casicalvi, Soranello e Puzze.
Il nome stesso del paese, secondo le ipotesi più accreditate, deriverebbe da Podium Arduum, ovvero Poggio Arduo, un omaggio alla Selva di Poggiardo che testimonia la sua natura aspra e fiorente.
Il fiero passato di poggiardo
La storia di Poggiardo è intrecciata a eventi significativi: nei conflitti tra Angiò e Manfredi, il paese si schierò con i primi e, in seguito alla loro vittoria, godette di numerosi privilegi. Nel tardo XIV secolo, entrò a far parte del principato di Taranto, venendo fortificato con una cinta muraria e un castello.
Durante il regno di Giovanna II d’Angiò, Poggiardo visse una fase di considerevole sviluppo, culminato con il trasferimento della residenza vescovile nel paese a seguito della distruzione di Castro, ad opera del vescovo Luca Antonio Resta.
Il Castello Guarini
Il Castello Guarini, eretto già dalla metà del XIV secolo, è stato per secoli dimora dei Guarini di Lecce. Fino al 1879, Francesco Antonio Guarini e la moglie vissero nel palazzo, che all’epoca era un tripudio di mobili, tele e quadri pregiati. Dopo furti sfortunati, questi tesori furono traslocati a Lecce, nella Villa delle Tre Colline. Nel castello vi era anche una cappella privata, dove si celebrava messa per coloro che vi abitavano, e un fossato trasformato in agrumeto.
Le Chiese di Poggiardo
La Chiesa Barocca dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo è un gioiello architettonico risalente al 1300. La sua facciata si innalza maestosa, ornata di acanto e angeli, e custodisce al suo interno altari di straordinaria bellezza, tra cui quelli dedicati a S. Luigi Gonzaga, S. Oronzo e la Cappella della Fonte Battesimale.
La Cripta S. Maria degli Angeli, scoperta e restaurata nel 1929, si apre come un libro antico con la sua struttura a tre navate e absidi curvilinee, raccontando storie di fede tramite i santi un tempo ritratti sulle sue pareti.
Vaste: un legame indissolubile
Vaste, una frazione di Poggiardo, vanta un passato di città messapica che si perde nel tempo. I suoi resti murari narrano di un’antichità che risale al III secolo a.C., e la sua storia è segnata da invasioni e distruzioni. Il Palazzo Baronale oggi custodisce un museo archeologico ricco di reperti che risalgono fino al periodo messapico. Nel suo centro storico, troneggia una torre cinquecentesca, simbolo di un tempo in cui la vigilanza era di vitale importanza.
La Chiesa Madre di Vaste
Dedicata a Santa Maria delle Grazie, la Chiesa Madre di Vaste è un capolavoro barocco del XVIII secolo che si erge con grazia nel tessuto urbano. Un po’ fuori dal centro, la Cripta Bizantina del XII secolo si offre come custode di affreschi antichi che un tempo adornavano completamente le sue pareti, offrendo una finestra sulle tradizioni artistiche di un’epoca lontana.
Un soggiorno nel Salento
Poggiardo e Vaste, con il loro ricco retaggio e la loro bellezza naturale e architettonica, sono testimoni viventi di una storia che continua a raccontarsi giorno dopo giorno. Queste località salentine invitano a un viaggio che va oltre la semplice visita turistica, offrendo un’esperienza immersiva nella storia, nella cultura e nella leggenda di una terra che da sempre è crocevia di popoli e civiltà.
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