Otranto è uno dei borghi costieri più incantevoli non solo del Salento, ma di tutta Italia. La cittadina è incastonata tra Torre dell’Orso e Santa Cesarea Terme e ha un centro storico che è un vero gioiello. Qui la sua storia millenaria è impressa sui monumenti più iconici.
L’antica Hydruntum gode anche del contesto paesaggistico in cui si trova, ossia nel lembo più orientale d’Italia. Il vicino Faro di Capo Palascia è il punto più a est della penisola ed è proprio qui che le acque del Mar Ionio e del Mar Adriatico si fondono in un unicum travolgente.
Cosa vedere nel centro storico di Otranto
Dalla Porta Alfonsina si accede al nucleo più antico di Otranto, dove ci si perde tra vicoli labirintici sui quali si affacciano case a corte, scalinate e botteghe artigianali, con l’azzurro mare Adriatico che spunta sempre a ogni angolo.
Il borgo è cinto da antiche mura prospicienti il pittoresco porticciolo, che sfociano poi nel monumentale Castello Aragonese costruito alla fine del ‘400 da Ferdinando I d’Aragona. È una fortezza circondata da un fossato che a maggio ospita le Giornate Medioevali. Le quattro torri angolari (di cui una lanceolata) sottolineano la maestosità della struttura che ha ispirato anche l’opera gotica “Il Castello di Otranto” di H. Walpole. C’è anche una leggenda che interessa il castello idruntino e narra del fantasma del conte Giulio Antonio di Acquaviva che, decapitato, si aggira per i bastioni in cerca di nemici da uccidere.
Passeggiando per il centro storico di Otranto si incontra la Chiesa di S. Pietro, eretta in stile bizantino e risalente almeno al V secolo. Sono i suoi affreschi a colpire maggiormente, raffiguranti in particolare l’Ultima Cena e La Lavanda dei Piedi, col Cristo che solleva la gamba del suo apostolo Pietro. Il nome della chiesa rimanda probabilmente alla sosta dello stesso discepolo a Otranto, nel suo viaggio da Roma alla Palestina.
Alla scoperta della Cattedrale idruntina
La Cattedrale di S. Maria Annunziata è uno dei monumenti più importanti dell’intero Salento. Eretta nell’XI secolo, rappresenta uno splendido esempio di stile romanico pugliese, con la facciata sulla quale spicca il rosone arabeggiante e il portale rinascimentale sovrastato dal Cristo Pantocratore.
Una volta fatto il proprio ingresso in chiesa, ecco che si apre davanti agli occhi il monumentale mosaico pavimentale raffigurante l’Albero della Vita. Realizzato tra il 1163 e il 1166, rappresenta una specie di percorso iniziatico per raggiungere la salvezza. Si possono distinguere decine e decine di figure, mitologiche e cristiane, tra le quali Noè e Adamo ed Eva, Alessandro Magno, la divinità Diana e Artù.
La Cattedrale custodisce un luogo legato a una delle più tristi pagine di storia della cittadina salentina. Si tratta della Cappella dei Martiri dove sono custodite le ossa di coloro che, durante la terribile invasione turca del 1480, rifiutarono di abbracciare la fede islamica rimanendo fedeli al cristianesimo. Si natta che gli invasori sbarcarono nella vicina Baia dei Turchi, una delle spiagge più belle del Salento. Nonostante la loro forza numerica, dovettero aspettare però almeno due settimane per far cadere Otranto, grazie allo strenuo coraggio dei suoi fieri cittadini.