Sono molti i motivi per i quali il Salento è una delle mete più amate per le vacanze. Il suo mare straordinariamente limpido bagna spiagge da sogno, mentre nell’entroterra non si contano i borghi da cartolina che, come scrigni, racchiudono un patrimonio storico-artistico incantevole e tutto da scoprire.
Non si può poi non considerare le tradizioni che animano questa bellissima terra e la sua cucina, fatti di piatti di origine contadina ma assai squisiti. Ad accompagnare i piatti tipici salentini, anche se ormai hanno acquisito riconoscimenti a livello nazionale, sono i vini prodotti in questo lembo di terra di Puglia, bianchi, rosati ma soprattutto rossi, come la terra del Salento.
I migliori vini del Salento: dal Negroamaro al Salice Salentino
Quando si parla di tradizione vitivinicola salentina, la mente corre subito al Negroamaro, un vino rosso che origina da un vitigno, autoctono pugliese, che si stima abbia origine nel VI a.C.
Grazie al clima particolarmente secco e alla rossa terra argillosa, il Negroamaro presenta un gusto particolarmente corposo con un leggero retrogusto amarognolo, che rimanda al tabacco e alle more. Il Negroamaro, un vino piacevolmente zuccherino con una gradazione alcolica di 13°, è servito preferibilmente a una temperatura di 16°C e si abbina ai piatti tipici salentini come gli involtini di interiora, detti turcinieddhi o gnummareddhi. Da provare la versione rosé del Negroamaro, perfetta con zuppe di pesce, crostacei e molluschi.
Con gli stessi vitigni Negroamaro si produce anche l’eccellente Salice Salentino DOC, prodotto sia nella provincia di Lecce che in quella di Brindisi. Questo vino color rosso rubino, che vede anche la presenza di una piccola percentuale di vitigno Malvasia Nera, sprigiona al palato un gusto vellutato, robusto, pieno e armonico. Oltre al rosso, si produce anche il Salice Salentino rosé e bianco, senza dimenticare la versione secca perfetta come aperitivo.
Dal Susumaniello al Primitivo
Il vino Susumaniello ha probabilmente origine dalmata e il suo nome ricorda i grappoli del vitigno, carichi come instancabili somarelli di campagna. Si tratta di uno squisito vino rosso prodotto da un vitigno autoctono diffuso nelle province di Brindisi e Lecce. Il suo colore è un intenso rubino, mentre il profumo rivela inebrianti note fruttate e speziate: il suo gusto, intenso ed equilibrato, lo rende un vino perfetto da abbinare a elaborati piatti di carne e ai formaggi stagionati, dalla Caciotta Leccese al Primo Sale.
Tra i vini forse più conosciuti di tutto il Salento c’è poi il Primitivo di Manduria, coltivato soprattutto nel tarantino e nella provincia brindisina. Le uve di questo vitigno a bacca rossa dalla tipica forma ad alberello, grazie all’aria salmastra, sono particolarmente ricche di sali minerali. Il curioso nome Primitivo è legato soprattutto ai tempi di maturazione piuttosto brevi rispetto a molte altre uve del territorio. Il sapore di questo vino rosso violaceo è decisamente fruttato, mentre il suo profumo sprigiona note di frutti neri, prugne e ciliege.